Spese ordinarie e straordinarie: come distinguerle e gestirle secondo i protocolli dei tribunali
- Studio Legale NC

- 28 ott
- Tempo di lettura: 3 min
1. Introduzione
Nel diritto di famiglia, uno dei temi più discussi tra genitori separati o divorziati riguarda la distinzione tra spese ordinarie e spese straordinarie per i figli.Capire cosa rientra nell’una o nell’altra categoria è fondamentale per sapere chi paga cosa, quando serve l’accordo dell’altro genitore e come gestire i rimborsi.
Per questo molti tribunali italiani, insieme agli Ordini degli Avvocati e ai mediatori familiari, hanno elaborato protocolli d’intesa che stabiliscono criteri uniformi, evitando così interpretazioni contrastanti.
2. Definizione generale
In caso di separazione o divorzio, ciascun genitore è tenuto a contribuire al mantenimento dei figli, non solo con un assegno mensile, ma anche partecipando alle spese aggiuntive.Queste ultime si dividono in due categorie principali:
Spese ordinarie: ricorrenti e prevedibili, connesse alla vita quotidiana del minore e già comprese nell’assegno di mantenimento.Esempi: vitto, abbigliamento, spese domestiche, materiale scolastico di base, mensa.
Spese straordinarie: occasionali o imprevedibili, che richiedono un esborso superiore o particolare.Esempi: rette universitarie, corsi di lingua, master, viaggi studio, interventi chirurgici, attività sportive o artistiche costose.
Secondo il Consiglio Nazionale Forense, le spese straordinarie sono parte dell’obbligo di mantenimento, ma non si presumono incluse nell’assegno ordinario e vanno regolate caso per caso.
3. Ripartizione e regole generali
Le spese straordinarie non rientrano di norma nell’assegno standard di mantenimento.La Corte di Cassazione ha precisato che la loro ripartizione non deve essere automaticamente 50%-50%, ma proporzionata alle possibilità economiche e alla capacità contributiva di ciascun genitore.
Molti protocolli fissano regole precise sulla necessità del consenso preventivo, salvo che la spesa sia urgente o obbligatoria.
4. Il consenso e le eccezioni
Per la maggior parte delle spese straordinarie, il genitore che intende sostenerle deve:
Inviare una richiesta scritta all’altro genitore (PEC, email o raccomandata);
Indicare l’importo e la motivazione;
Attendere risposta entro 10-15 giorni.
Il silenzio può essere considerato assenso tacito, e il rimborso diventa dovuto.
Tuttavia, alcune spese — come quelle mediche urgenti, l’acquisto di farmaci prescritti o le tasse scolastiche obbligatorie — non richiedono un accordo preventivo.In questi casi, il genitore deve solo documentare la spesa e comunicarla tempestivamente per il rimborso.
5. L’importanza della distinzione
Comprendere la differenza tra spese ordinarie e straordinarie consente di:
evitare conflitti tra genitori;
stabilire in anticipo regole chiare;
uniformarsi alle linee guida del proprio tribunale;
garantire la trasparenza nella gestione economica dei figli.
6. I protocolli territoriali
Ogni tribunale può adottare un proprio protocollo, con differenze nei termini, nelle modalità di consenso e nelle spese comprese.Ecco alcuni esempi:
Roma: distingue tra spese obbligatorie, da concordare e facoltative, con il principio del silenzio-assenso dopo 10 giorni.
Milano: linee guida 2025 per la ripartizione proporzionale e classificazione dettagliata delle spese.
Napoli, Torino, Bologna, Palermo: protocolli analoghi, con sfumature locali sui tempi e sulla natura delle spese.
7. Consultazione rapida dei protocolli
Per agevolare professionisti e famiglie, è disponibile una banca dati aggiornata con i link ai protocolli e linee guida di tutti i tribunali italiani, comprensiva di informazioni su:
Necessità del consenso;
Spese urgenti o inderogabili;
Modalità di richiesta e rimborso;
Ultimo aggiornamento noto.
Consulta qui la banca dati nazionale dei protocolli (agg. 28/10/2025)👉 Scarica il documento in formato CSV
(Il file è consultabile anche tramite Google Sheet o Excel per filtri rapidi per regione, tribunale e Corte d’Appello.)
8. Conclusione
La gestione delle spese per i figli è uno dei punti più delicati nella vita post-separazione.Affidarsi ai protocolli locali e rispettare le modalità di consenso previste è il modo migliore per tutelare sé stessi e garantire il benessere dei figli.
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necessità di consenso,
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