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Spese ordinarie e straordinarie: come distinguerle e gestirle secondo i protocolli dei tribunali


1. Introduzione

Nel diritto di famiglia, uno dei temi più discussi tra genitori separati o divorziati riguarda la distinzione tra spese ordinarie e spese straordinarie per i figli.Capire cosa rientra nell’una o nell’altra categoria è fondamentale per sapere chi paga cosa, quando serve l’accordo dell’altro genitore e come gestire i rimborsi.

Per questo molti tribunali italiani, insieme agli Ordini degli Avvocati e ai mediatori familiari, hanno elaborato protocolli d’intesa che stabiliscono criteri uniformi, evitando così interpretazioni contrastanti.

2. Definizione generale

In caso di separazione o divorzio, ciascun genitore è tenuto a contribuire al mantenimento dei figli, non solo con un assegno mensile, ma anche partecipando alle spese aggiuntive.Queste ultime si dividono in due categorie principali:

  • Spese ordinarie: ricorrenti e prevedibili, connesse alla vita quotidiana del minore e già comprese nell’assegno di mantenimento.Esempi: vitto, abbigliamento, spese domestiche, materiale scolastico di base, mensa.

  • Spese straordinarie: occasionali o imprevedibili, che richiedono un esborso superiore o particolare.Esempi: rette universitarie, corsi di lingua, master, viaggi studio, interventi chirurgici, attività sportive o artistiche costose.

Secondo il Consiglio Nazionale Forense, le spese straordinarie sono parte dell’obbligo di mantenimento, ma non si presumono incluse nell’assegno ordinario e vanno regolate caso per caso.

3. Ripartizione e regole generali

Le spese straordinarie non rientrano di norma nell’assegno standard di mantenimento.La Corte di Cassazione ha precisato che la loro ripartizione non deve essere automaticamente 50%-50%, ma proporzionata alle possibilità economiche e alla capacità contributiva di ciascun genitore.

Molti protocolli fissano regole precise sulla necessità del consenso preventivo, salvo che la spesa sia urgente o obbligatoria.

4. Il consenso e le eccezioni

Per la maggior parte delle spese straordinarie, il genitore che intende sostenerle deve:

  1. Inviare una richiesta scritta all’altro genitore (PEC, email o raccomandata);

  2. Indicare l’importo e la motivazione;

  3. Attendere risposta entro 10-15 giorni.

Il silenzio può essere considerato assenso tacito, e il rimborso diventa dovuto.

Tuttavia, alcune spese — come quelle mediche urgenti, l’acquisto di farmaci prescritti o le tasse scolastiche obbligatorie — non richiedono un accordo preventivo.In questi casi, il genitore deve solo documentare la spesa e comunicarla tempestivamente per il rimborso.

5. L’importanza della distinzione

Comprendere la differenza tra spese ordinarie e straordinarie consente di:

  • evitare conflitti tra genitori;

  • stabilire in anticipo regole chiare;

  • uniformarsi alle linee guida del proprio tribunale;

  • garantire la trasparenza nella gestione economica dei figli.

6. I protocolli territoriali

Ogni tribunale può adottare un proprio protocollo, con differenze nei termini, nelle modalità di consenso e nelle spese comprese.Ecco alcuni esempi:

  • Roma: distingue tra spese obbligatorie, da concordare e facoltative, con il principio del silenzio-assenso dopo 10 giorni.

  • Milano: linee guida 2025 per la ripartizione proporzionale e classificazione dettagliata delle spese.

  • Napoli, Torino, Bologna, Palermo: protocolli analoghi, con sfumature locali sui tempi e sulla natura delle spese.

7. Consultazione rapida dei protocolli

Per agevolare professionisti e famiglie, è disponibile una banca dati aggiornata con i link ai protocolli e linee guida di tutti i tribunali italiani, comprensiva di informazioni su:

  • Necessità del consenso;

  • Spese urgenti o inderogabili;

  • Modalità di richiesta e rimborso;

  • Ultimo aggiornamento noto.

Consulta qui la banca dati nazionale dei protocolli (agg. 28/10/2025)👉 Scarica il documento in formato CSV

(Il file è consultabile anche tramite Google Sheet o Excel per filtri rapidi per regione, tribunale e Corte d’Appello.)

8. Conclusione

La gestione delle spese per i figli è uno dei punti più delicati nella vita post-separazione.Affidarsi ai protocolli locali e rispettare le modalità di consenso previste è il modo migliore per tutelare sé stessi e garantire il benessere dei figli.

🔹 Parere legale online

Hai un dubbio su una spesa specifica?Puoi richiedere un parere legale online personalizzato, basato sul protocollo del tuo tribunale o della Corte d’Appello di appartenenza (ad es. Corte d’Appello di Roma – Regione Lazio).

Compila il form “Parere su spese straordinarie” e riceverai una consulenza mirata su:

  • classificazione della spesa (ordinaria / straordinaria / urgente),

  • necessità di consenso,

  • e modalità di rimborso secondo il protocollo applicabile.

 
 
 

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