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  • Alessandro Mandolla

La Cassa Forense al fianco degli avvocati che vogliono partecipare a corsi di specializzazione

Finanziamenti fino a 3000 euro per corsi di alta specializzazione

Nel 2019 la Cassa Forense ha varato un bando riservato agli under 45 che fornisce un aiuto agli avvocati che vogliono acquisire specializzazioni finanziando la frequenza di master e scuole di alta formazione. Già 894 avvocati nei precedenti due anni hanno usufruito di questo contributo per finanziare la metà delle spese di frequenza fino a un massimo di 3 mila euro per i corsi in Italia e 7 mila all'estero. Grande soddisfazione da parte del presidente della Cassa Forense Nunzio Luciano che afferma che questa iniziativa aiuta i propri iscritti a raggiungere una maggiore qualificazione tanto che è seriamente presa in considerazione la possibilità di riproporre il bando anche per il 2020. Per sapere quando saranno disponibili le misure di welfare del 2020 bisogna però aspettare che la Cassa esamini le richieste delle passate edizioni per capire bene quali siano i campi per i quali l'assistenza è stata più richiesta e decidere su cosa puntare di più quest'anno.

Le priorità del welfare della Cassa forense per quest'anno Le linee che verranno finanziate devono essere ancora decise con il bilancio preventivo. L'obbiettivo di questa misura di welfare, oltre ovviamente ad aiutare gli iscritti alla Cassa a raggiungere un livello di specializzazione più alto, è quello di aiutare gli iscritti a raggiungere un livello di reddito più elevato e quindi, di conseguenza, il patrimonio della cassa. Inoltre sempre il presidente Nunzio Luciano suggerisce che, nonostante circa il 70% degli avvocati lavori ancora in forma individuale, sarebbe meglio se gli avvocati lavorassero in forma aggregata proprio in chiave di aumento del reddito, anche se la flat tax scoraggia l'aggregazione di professionisti favorendo invece il lavoro individuale proprio per poter usufruire di questa agevolazione fiscale. Inoltre l'accordo con l' Adepp (l'associazione degli enti previdenziali privati) e la Cassa depositi e prestiti faciliterebbe l'accesso a prestiti agevolati fino a un totale di 100 milioni nei prossimi dieci anni. Questi prestiti saranno utilizzabili per coprire tutte le esigenze professionali: arredi degli studi, smobilizzo fatture o semplice liquidità. Vanno esclusi però i mutui per l'acquisto di immobili.

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